La cucina ligure è una cucina povera, fatta di ingredienti semplici, economici, spesso di riciclo, ma ricchissima di erbe spontanee come il preboggion, una miscela di erbe selvatiche, e di piante coltivate come maggiorana, rosmarino, salvia, timo e basilico, ingrediente principe del famoso pesto genovese e delle tipiche torte salate.
Prima tra tutte la torta Pasqualina, una pietanza salata con carciofi o bietole e uova, tipica del periodo Pasquale, seguita da torta Baciocca con cipolle, patate e pancetta tipica di Chiavari, e la turta de gee con il ripieno di bietole e prescinseua, un formaggio cagliato tipico di Genova.
Tra Liguria di Ponente e Levante troviamo Genova con i suoi intricati carruggi.
Qui, oltre alla focaccia genovese, è possibile gustare specialità preparate unicamente con farina di ceci: i cuculli, la panissa e la classica farinata che, si narra, sia nata durante una tempesta a bordo di una nave. A causa delle onde, un barile pieno d’olio si rovesciò su un sacco di farina di ceci inzuppato di acqua di mare. I marinai scoprirono che la poltiglia, fatta asciugare al sole, era buonissima!
La farinata ora si gusta semplice oppure farcita, con bianchetti, carciofi, stracchino e tantissime altre varianti proposte nei “Fainè”, negozi simili alle gastronomie che vendono solitamente farinata, torte salate e ripieni genovesi. Ma la farinata si prepara anche nelle case dei genovesi e pare che quasi tutti qui abbiano il tegame di rame stagnato apposta per prepararla. La troverete sicuramente nel paese di Sori in diverse misure. Insieme alla teglia, potrete acquistare anche la dose proporzionata alla misura della teglia scelta per non sbagliare la ricetta!
Fra le tipicità da non perdere il tocco genovese, un sugo tipico a base di carne davvero succulento e, last but not least, la focaccia. Quasi più famosa del pesto, è una sorta di rito per ogni genovese che si rispetti. Chi la preferisce morbida e chi secca, chi molto cotta e chi poco, chi la chiede salata e chi insipida, con o senza strutto, farcita con cipolle, salvia, rosmarino o semplice… Per questo ogni genovese ha il suo panettiere di fiducia e, spesso, la stessa famiglia finisce per andare in due o tre panifici diversi, affinché ognuno abbia il suo pezzo di focaccia preferito.
Quello che mette d’accordo tutti sono i famosi buchi pieni di olio che la caratterizzano.
Le ricette sono tantissime, ma se volete provare l’emozione della vera focaccia genovese, vi consigliamo di gustarla ancora calda sui gradini di uno dei tanti panettieri di Genova.
La focaccia va bene a tutte le ore, a merenda, come spuntino, al posto del pane e soprattutto (vi sembrerà strano) pucciata nel cappuccino.
In un qualsiasi bar di Genova al mattino presto troverete tanti genovesi far colazione con focaccia e cappuccio, una tradizione incontestabile!
Se decidete di togliervi i panni del turista e mimetizzarvi tra i suoi abitanti, entrate in un bar e ordinate focaccia e cappuccino, vi prenderanno per veri Genovesi!
Pronti per il test? Vi aspettiamo a Genova!
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