Il nostro viaggio all’insegna delle prelibatezze locali prosegue in una regione importantissima per la storia del Bel Paese, laddove tutto ebbe inizio per la nostra Italia: il Piemonte.
La cucina di questo territorio è variegata e raffinata, famosa in tutto il territorio nazionale e all’estero soprattutto per l’utilizzo di prodotti pregiati come il tartufo d’Alba o le nocciole.
Ma non fermatevi alle apparenze! La tradizione culinaria piemontese è un omaggio alla genuinità e alla sostanza… lo dimostra l’attenzione particolare nella preparazione degli antipasti, vero cavallo di battaglia della cucina settentrionale: dagli involtini di cavolo o verza, carne all’Albese, pinzimonio di ortaggi, vitello tonnato, tartare di Fassona, o ancora budini salati, tra cui il famoso Tartrà, proseguendo con insalata russa, giardiniera e un’infinita gamma di bruschette (le nostre preferite? quelle condite con taleggio e noci). Non stupitevi dunque se, invitati a un pranzo nella bella Torino, vi ritroverete a fare i conti con oltre 30 assaggi di antipasti caldi e freddi!
Per gli amanti del carboidrato, niente panico: in tutto il Piemonte potrete gustare primi da favola, come gli Agnolotti del Plin, una pasta ripiena di forma rettangolare tipica della zona di Alessandria e Asti, gli gnocchi al gorgonzola o i prelibati risotti arricchiti da una spolverata di tartufo.
Il brasato al Barolo è il re indiscusso dei secondi piatti, preparato con carne di bovino marinata nel celeberrimo Barolo, uno dei vini piemontesi più amati e apprezzati. Nella zona del Monferrato, invece, potrete gustare un ottimo bollito, o il coniglio in umido accompagnato da succulenti peperoni.
Se siete dei fan dell’aperitivo post-lavoro, il Piemonte è la terra che fa per voi! Il momento felice e conviviale in cui le persone si ritrovano in locali tipici per chiacchierare assaporando un buon calice di vino, accompagnato da stuzzichini e finger food, fonda sicuramente le sue origini nell’antica tradizione provinciale e contadina del Piemonte quando i contadini, prima di cena, consumavano una merenda che le mogli confezionavano in un fagotto, la “marenda ant el fassolet”, contenente diversi formaggi, pane, salumi e vino, da gustare al tramonto seduti tra i campi parlando della propria giornata, prima di riunirsi a tavola in casa con la famiglia.
Pronti per la scorpacciata?
Noi abbiamo già appetito!
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