Quando si parla di Dolce Vita, ci si riferisce al periodo storico che vede coinvolta Roma e l’Italia in generale tra la fine degli anni ’50 e l’inizio degli anni ’60. Nella capitale, fresca di boom economico post-guerra, infatti, esplodono il desiderio di vivere e la voglia di assaporare la bellezza, i divertimenti e il clima e la cultura di una delle città più meravigliose al mondo.
In questo periodo di prosperità economica e culturale, Cinecittà diventa un importante centro di produzione cinematografica, attrattivo sia per i costi più contenuti rispetto ad Hollywood, sia per la legge italiana, all’epoca vantaggiosa per i colossi del cinema. Questo attira produttori, registi e attori, ma anche aspiranti artisti e intellettuali alla ricerca del successo. Ecco cosa rappresenta la Dolce Vita italiana: un fenomeno di costume sociale attrattivo e diffuso al punto di ispirare l’omonimo capolavoro di Federico Fellini, uscito nel 1960.
L’evento ancora oggi associato alla nascita della Dolce Vita è la festa privata della contessina Olghina di Rubilant, tenutasi nel 1958 al Rugantino di Trastevere. Quel giorno tra gli invitati al posto di Federico Fellini e Giulietta Masina si presentò Anita Ekberg, circondata da giornalisti e fotografi, in compagnia della ballerina Aïché Nana, che improvvisò un allegro e spensierato spogliarello.
Nonostante il divieto di fotografare, alcune immagini della ballerina in déshabillé vennero consegnate da Tazio Secchiaroli a l’Espresso, e causarono un grande scandalo anche per via della distorta ricostruzione degli eventi che venne riportata dai media. Il significato di queste fotografie mutò nel tempo fino a diventare il simbolo della Dolce Vita nell’immaginario collettivo.
Per merito del fermento culturale e intellettuale del tempo, la Dolce Vita italiana è un concetto che non si limita a cinema e vita sociale, anzi, evoca una ricca sequela di immagini: ne sono un perfetto esempio l'arte, la cultura, lo stile di vita italiano e naturalmente la cucina tradizionale italiana.
L’Italia, ovviamente, era già rinomata per la sua splendida cucina, e negli anni della Dolce Vita la maggior parte dei visitatori che associava il cibo italiano soltanto alle idee di pasta e pizza, scoprì una gastronomia ricca di sapori e profumi.
Le ricette tradizionali italiane sono molto più di semplici portate. Rappresentano un'esperienza che coinvolge tutti i sensi. La cucina italiana è l'odore del basilico fresco, appena tagliato, il sapore dolce dei pomodori maturati al sole, la morbida consistenza delle mozzarelle di bufala. I sapori tradizionali italiani sono un’esperienza sociale da svolgere a tavola, in compagnia di amici e familiari. E non c’è modo migliore di sperimentare la Dolce Vita italiana, ancora oggi, che attraverso la cucina tradizionale.
La passata di pomodoro, per esempio, è un elemento essenziale delle nostre ricette, ed è utilizzata in molte classici immancabili come le lasagne, la pasta alla norma e il pollo alla cacciatora. La passata di pomodoro è talmente importante, per la cucina italiana, che ogni famiglia custodisce una sua personale ricetta segreta, tramandata di generazione in generazione, e capace di collegare immediatamente nonni e nipoti, momenti passati e futuri.
Ma non è solo la passata di pomodoro che caratterizza la cucina italiana. La gastronomia italiana è famosa per le sue ricette tradizionali, semplici ma incredibilmente saporite anche per merito degli ingredienti freschi e di qualità. Ad esempio, la pasta all'amatriciana, che ha le sue origini nella città di Amatrice, vicino alla capitale, trova nel pomodoro un prezioso alleato per esaltare i gusti di pancetta, cipolla e pecorino romano. Si tratta di un piatto semplice, ma incredibilmente saporito e confortante, capace di suscitare emozioni a ogni assaggio.
La bellezza e la creatività dell'Italia sono uniche e irripetibili. In ogni angolo della nostra terra si possono trovare capolavori d'arte e architettura che lasciano senza fiato. Michelangelo, Leonardo da Vinci e molti altri artisti italiani hanno lasciato un'eredità culturale ancora oggi ammirata in tutto il mondo. Ma non è solo l'arte che rende l'Italia un paese così speciale. È anche la sua capacità di celebrare la vita e di farlo con eleganza e stile. La Dolce Vita è un atteggiamento che celebra il piacere dei sensi, l'amore per la bellezza e la cultura del buon cibo.
Passeggiare per le strade di Roma significa immergersi in un'atmosfera unica e magica, dove il tempo sembra essersi fermato e ogni angolo nasconde una storia da raccontare. Le piazze, le fontane e le chiese sono tutte opere d'arte che fanno parte del patrimonio culturale italiano. E poi c'è la Fontana di Trevi, capace di incantare ogni visitatore con la sua maestosità e la sua bellezza. Non è un caso che sia diventata una delle fontane più famose del mondo, immortalata anche nel capolavoro di Fellini nel momento in cui Anita Ekberg, icona di sensualità e bellezza, abbandona la festa per tuffarcisi e invitare Marcello a raggiungerla gridando, nella sua innocenza, “Marcello, come here!”.
La Dolce Vita non può essere tradotta in parole. È composta dall’amore italiano per la vita che trova le sue fondamenta nel cibo, nelle parole, nell’arte, nella cultura e nella tradizione. Quella della Dolce Vita è stata un'epoca che non tornerà mai più, ma è ancora possibile rivivere quella magia passeggiando per le strade delle città italiane e ammirandone le bellezze.
L'Italia è un tesoro prezioso che va custodito e preservato, e la sua cucina è uno degli elementi essenziali di questo stile di vita. Preparare e gustare le ricette tradizionali italiane è un modo per sperimentare la Dolce Vita ovunque ci si trovi, per rivivere i sapori di un tempo ed essere grati alle nostre radici.
Porta in tavola i sapori della Dolce Vita con le ricette italiane De Rica!
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