Questi due ingredienti, semplici e genuini, si sposano perfettamente in piatti capaci di spaziar e dalla cucina tradizionale a quella più innovativa e sperimentale. In questo articolo esploreremo la storia di questa combo perfetta, scopriremo alcune ricette fantasiose e daremo uno sguardo alla varietà di pomodori utilizzati nelle diverse preparazioni.
L'incontro tra mozzarella e pomodoro ha radici profonde nella tradizione culinaria italiana. La mozzarella, originaria della Campania, è un formaggio fresco e versatile. La sua produzione risale almeno al XII secolo, quando i monaci del Monastero di San Lorenzo di Capua cominciarono a produrre il "mozza", un formaggio ottenuto dalla cagliata di latte di bufala. Questa mozzarella di bufala campana è diventata famosa per la sua consistenza morbida e il sapore delicato.
Il pomodoro, invece, fu introdotto in Europa nel XVI secolo, dopo la scoperta dell'America. All'inizio, i pomodori erano considerati piante ornamentali e non venivano utilizzati in cucina. Solo nel XVIII secolo i pomodori cominciarono a essere coltivati e consumati nel sud Italia. La loro versatilità e il loro sapore unico li resero rapidamente popolari, diventando un ingrediente fondamentale della cucina italiana.
La combinazione di mozzarella e pomodoro divenne iconica con l'invenzione della pizza Margherita nel 1889. Secondo la leggenda, questa pizza fu creata in onore della Regina Margherita di Savoia e rappresentava i colori della bandiera italiana: il verde del basilico, il bianco della mozzarella e il rosso del pomodoro. Il piatto divenne un simbolo dell'unità nazionale e un emblema della cucina italiana in tutto il mondo.
Esiste una storia anche sull’origine dell’insalata caprese, fatta con mozzarella, pomodoro e basilico; secondo alcuni, a sancirne il successo sarebbe stato Filippo Tommaso Marinetti, il fondatore del movimento Futurista.
Lo chef del Grand Hotel Quisisana di Capri avrebbe proposto questa insalata all’artista proprio in ragione delle sue idiosincrasie; e leggenda vuole che il piatto, privo di soporiferi carboidrati, acceso di vivaci tinte patriottiche e preparato con ingredienti quasi “in purezza”, a Marinetti fosse piaciuto moltissimo.
Quella fra Marinetti e la cucina del resto era una relazione tanto insolita quanto accesa, su cui vale la pena spendere qualche parola.
Il Futurismo celebrava la modernità, la velocità e l'innovazione, e si opponeva alla tradizione e al passatismo su ogni fronte, anche in cucina; al punto che nel 1930 lo stesso Marinetti pubblicò un "Manifesto della cucina futurista".
Nelle intenzioni dell’autore, il manifesto doveva capovolgere completamente la tradizione gastronomica italiana, promuovendo fra le altre cose l'abbandono della pasta in favore di cibi più leggeri e dinamici.
Come era forse prevedibile, la rivoluzione gastronomica non riuscì e Marinetti non seppe convincere gli Italiani a rinunciare alla pastasciutta, tantomeno a incorporare nella gastronomia nazionale piatti come l’aerovivanda o il pollofiat.
Ma gli va riconosciuto il merito di aver anticipato alcune intuizioni della cucina molecolare e soprattutto di aver portato in tavola una buona dose di fantasiosa spregiudicatezza.
Una versione moderna dell'insalata caprese può includere l'aggiunta di avocado, basilico fresco e un tocco di limone per un'esplosione di sapori.
Un'altra ricetta fantasiosa è la mozzarella in carrozza, un classico della cucina napoletana, arricchita con pomodori secchi per un gusto più intenso.
Una pizza senza salsa di pomodoro, ma con mozzarella, pomodorini freschi, rucola e scaglie di parmigiano reggiano, offre un'alternativa fresca e saporita.
Un altro piatto tradizionale italiano sono gli gnocchi alla sorrentina, dove la mozzarella filante e il sugo di pomodoro creano una combinazione irresistibile.
Altra portata della cucina italiana che combina mozzarella e pomodoro a creare un piatto ricco e gustoso sono le melanzane alla parmigiana.
I pomodori San Marzano sono dolci e hanno poco succo, il che li rende ideali per la preparazione di salse, in particolare per la pizza napoletana Melanzane alla parmigiana.
I pomodorini Pachino sono dolci e succosi e sono ottimi quando in una salsina fresca o nelle insalate in estate.
Hanno la polpa carnosa e poche sementi e vengono usati nei piatti freschi o freddi o sul pane tostato insieme alla burrata e alla alici marinate.
