Il colore di una natura ancora praticamente incontaminata regalerà una serie di incredibili scoperte a chi cerca una vacanza fuori dal comune. Il Molise, un fazzoletto di terra nel cuore dell’Adriatico, offre acque trasparenti, tesori d’arte e piccoli capolavori creati dall’uomo.
Termoli, unico grande centro costiero della regione, con il suo mare limpido, è, lo spunto e il punto di partenza di un itinerario alla scoperta del poco conosciuto Molise, territorio che offre sprazzi di suggestiva bellezza. Il paesaggio costiero si struttura in larghe fasce di spiagge, circondate da una macchia mediterranea di rosmarini, lentischi, mirti e ginepri, mentre nell’entroterra rimane intatta l’originaria destinazione agricola dei terreni: un quadro di profumi, rumori e colori degno dei migliori pittori del Romanticismo.
Il rapporto connaturato tra i termolesi e il mare ha fortemente caratterizzato la vita della città connotandone l’anima, l’economia e la cultura.
La tradizione marinara di Termoli è tra le più importanti del Medio Adriatico ed è caratterizzata dalle paranze, barche adibite alla pesca in coppia: questa attività è stata infatti per decenni una delle più importanti leve dello sviluppo economico, a cui si è affiancato nel tempo il turismo balneare.
I trabucchi, antiche e ingegnose macchine per la pesca a vista, punteggiavano fino a qualche decade fa la costa termolese dalla spiaggia di Sant’Antonio fino alla foce del fiume Biferno. Si ne possono ammirare ancora nella cosiddetta “Costa dei Trabocchi” e al Porto di Termoli, scalo preferenziale per le Isole Tremiti.
Nel corso dell’anno, il porto diventa teatro di feste, e concerti e appuntamenti gastronomici, come la tradizionale “Sagra del pesce”. Si può quindi affermare che il porto sia il centro della vita cittadina, un cuore pulsante affacciato sul mare.
Genuina e saporita, la cucina termolese è frutto dello stretto rapporto con il territorio e con la tradizione: legata ai prodotti del mare e al pescato.
I sapori del mare si incontrano poi con i colori dei prodotti della terra: il rosso pomodoro, il bianco aglio, il verde prezzemolo tritato finemente e il giallo olio d’oliva locale, in un gioco di profumi e sapori deliziosi.
Le ricette tipiche comprendono i Trejezzole, una Frittura di piccole triglie, ‘a Mertiscene o Torpedine con i peperoni arrostiti sui carboni e insalate a base di molluschi arrostiti sulla graticola, come i Cuccelille e a Chetarre arracanate.
Altro piatto tipico è ‘U pesce fujjute o pesce fuggito, nome ironico che ricorda il contesto di povertà in cui nacque: il pesce in realtà nel tegame non vi era mai entrato.
Il piatto era composto solo da olio, acqua, pomodoro, cipolla e un pezzetto di peperone; oggi è possibile gustarlo nei ristoranti e nelle trattorie termolesi, dove viene servita una incredibile serie di antipasti, crudi e cotti. Tanti piccoli ma succulenti manicaretti, veri e propri peccati di gola, cui è difficile rinunciare.
L’incontro emozionante con la cucina marinara molisana non finisce qui: aragoste, dentici, orate, spigole triglie e calamari affollano i fondali, e le padelle dei ristoranti!
Il piatto tipico per eccellenza è U’ bredette alla termolese, il pasto serale dei pescatori di ritorno a casa dalle paranze.
La tradizione racconta che i pescatori, a fine giornata, raccogliessero tutto il pesce rimasto invenduto e, tornati a casa, ne facessero una ricca zuppa.
Se proprio non potete partire con noi, deliziatevi con la ricetta!
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