Il Friuli Venezia Giulia è una regione estremamente interessante, soprattutto dal punto di vista paesaggistico. Dalle cime delle Dolomiti Orientali, della Carnia e delle Alpi Giulie, il paesaggio scorre tra prati, laghi e verdi vallate, fino al mare Adriatico.
Dal confine del Veneto si incontrano spiagge sabbiose e lagune dove il tramonto si trasforma in vero spettacolo, e località turistiche molto vivaci come Lignano Sabbiadoro. Poi la costa si fa rocciosa fino a Trieste, città mitteleuropea molto suggestiva. Fra le perle di questo paesaggio, c’è l’altopiano del Carso, una enorme roccia lavorata dal tempo e dal vento, puntellata di grotte e risorgive carsiche dove sgorga acqua dolce.
La ricchezza paesaggistica, la vicinanza con l’Austria e la Slovenia si riflettono nelle tradizioni e nella cultura locale, così come nella cucina regionale, pertanto definita multietnica.
Nella zona nord-orientale della regione si nasconde una magnifica terra verde, la Val di Resia, che per secoli ha scontato un forte isolamento culturale che ne ha preservato usi e tradizioni come il Püst, il carnevale resiano, insieme alla straordinaria biodiversità vegetale. Gli abitanti si spostavano nei mercati delle città per potare le prelibatezze della valle, in particolare i fagioli (di cui si contano ber trenta diversi ecotipi) e il mais.
Ma la vera grande eccellenza è l’Aglio di Resia, Rosajanski Strok o Strok, è una varietà e antica, tipica della val Resia, caratterizzata dalla tunica rossastra. La varietà si è conservata integra nel tempo grazie all’isolamento della valle e alla coltivazione negli orti di famiglia. Oggi è un Presidio Slow Food molto apprezzato per la sua digeribilità, si conserva a lungo regalando un aroma intenso e persistente, ma delicato e dolce, privo di quel sapore acre che non sempre incontra il gusto delle persone.
Così l’Aglio di Resia è diventato oggetto di studio e soggetto a un rigoroso disciplinare, per mantenerne la biodiversità.
Viene coltivato secondo tecniche tradizionali e su piccolissima scala, con semina a novembre e raccolta nel mese di luglio durante la luna calante, il che lo rende una varietà rara e pregiata, che contribuisce a una virtuosa microeconomia del territorio.
Dell’Aglio di Resia Presidio Slow Food si utilizza anche l’infiorescenza, o scalpo floreale, con cui viene preparata una crema e scapi d’aglio in agrodolce.
Noi abbiamo valorizzato questo ingrediente speciale nella Minestra di orzo e fasoi con crostini profumati all’aglio di Resia, secondo la ricetta originale di Alessandra di Una Casa in Campagna!
Pronta a cucinare con noi?
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Una regione grande e ricca di attrattiva, che iniziamo a scoprire da Bergamo e Brescia, distanti ma unite